La parola Speakeasy è indubbiamente associata al periodo del Proibizionismo Americano, dal 1920 al 1933 periodo in cui negli Stati Uniti il commercio di qualsiasi bevanda alcolica era considerato illegale. E allora la mente vola a personaggi come Al Capone e Lucky Luciano che con i loro traffici illeciti rifornivano questi locali illegali e segreti di fiumi e fiumi di alcol e anche ovviamente birra.
Il termine Speakeasy nella storia americana però già circolava sul finire dell’800. In Pennsylvania, fu emanata a quei tempi una legge che decuplicava il costo delle licenze dei bar. Il risultato fu che alcuni locali divennero clandestini e, in uno di questi la titolare, per evitare che il troppo rumore fatto dai clienti potesse allertare la polizia di ronda, sibillò un “Speak easy boys!”
Tornando ai tempi nostri, Speakeasy è uno dei più interessanti ed effervescenti birrifici della West Coast californiana, siamo a San Francisco, la più ribelle, anticonformista cittadina d’America. Speakeasy Ales & Lager nasce nel 1997 nel quartiere di Bayview-Hunters Point, con la produzione della birra iconica, la Prohibition Ale, la birra che più di altre incarna lo spirito dei contrabbandieri e dei gangster dell’epoca proibizionista. Le immagini che richiamano gli anni ’20 sono un tocco di fascino in più!
La Big Daddy Ipa è la pluripremiata birra di punta del Birrificio, attualmente il 40% delle vendite sono legate a lei.
Nel 2017 il marchio è stato acquistato da Hunters Point Brewery.
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