Oggi 14 Aprile si “festeggia” il Saison Day, una giornata che celebra questo particolare stile prevalentemente Belga, scopriamolo come spesso accade partendo dalla sua storia.
Lo abbiamo capito siamo in Belgio, in particolare nella Regione della Vallonia, la parte francofona, quella regione ad ovest di Bruxelles che va verso proprio la Francia.
Inquadrata la sua zona natia, risaliamo indietro nel tempo, quando ancora non c’erano i mezzi moderni per refrigerare e conservare, oltre che produrre la birra come comunemente e comodamente la pensiamo oggi. La birra veniva quindi prodotta (o meglio doveva fermentare) non tutto l’anno, ma a seconda delle condizioni climatiche dei luoghi più o meno tra ottobre/novembre e la primavera appena iniziata, in modo da avere un prodotto subito pronto per l’estate e anche non alterabile alle temperature calde.
Ne consegue quindi che la Birra ai tempi aveva una sua funzione di tipo Stagionale (Saison non a caso significa stagione in Francese).
L’aspetto della stagionalità in particolar modo in Belgio si è sposato alla perfezione con l’aspetto agricolo, serviva qualcosa di fresco, dissetante e gratificante per i lavoratori dei campi (per l’appunto Saisonier, ovvero lavoratori stagionali) impegnati nei raccolti di fine estate….ed ecco il gioco è fatto!
Si dice che ad ogni Saisoner spettasse una quota massima di 5 lt di birra al giorno, regolarmente prevista dal contratto di lavoro!
Il più delle volte queste birre nascono nelle fattorie, non. un caso che il termine americano che le identifica sia “Farmhouse Ale”.
Le prime Saison nascono come birre decisamente più ambrate, tendente allo scuro e leggermente più alcoliche, ma perchè dovevano anche resistere senza i vantaggi che abbiamo noi oggi in termine di conservazione, dovevano essere di facile bevuta e con un tenore alcolico abbastanza limitato in modo da esser facilmente bevuto con spensieratezza dai contadini. L’aggiunta di zuccheri in fermentazione serve a questo scopo.
In linea generale, una birra Saison è una birra ad Alta Fermentazione che fa uso di particolari lieviti (del ceppo Saccharomyces cerevisae) in grado di rilasciare fenoli e percezioni di note delicate speziate (spesso anche aggiunte nella ricetta, tipico dello stile, l’aggiunte di Pepe). E’ una birra che attualmente assume i toni del giallo dorato/ambrato, una discreta carbonazione ed una gradazione alcolica contenuta (4-7°) che la rende ideale e poco impegnativa durante le giornate roventi dell’estate.
Se pensiamo alle birre Saison non possiamo che associarle ad un birrificio in particolare, ovvero la Brasserie Dupont, che ha nella celebre Saison Dupont la sua etichetta regina, attualmente anche declinata nella sua versione Biologique. La storia di questo birrificio nasce proprio dalla fattoria di famiglia per arrivare alla notorietà odierna.
Altri splendidi esempi di Saison, abbiamo (presente anche nel nostro shop) De Ranke Brouwerji con la Saison de Dottignies, Saison di Fantome e la Saison de Pipaix di Brasserie au Vapeur.
In Italia segnaliamo Baladin con la Wayan (pepe, pepe e ancora tanto pepe), la Sibilla di Toccalmatto e per finire parlando di Belgio, non si poteva non parlare di Extraomnes che con la sua 42db in lattina ci rimanda con la menta in Vallonia.
Per questa giornata abbiamo pensato di realizzare una Box celebrativa che include le Birre Saison presenti nel nostro Shop. Clicca qui per vedere il contenuto della Box e per acquistarla.
Ci piace poi sempre parlare di cibo e birra, queste birre particolarmente fresche e leggere sono ottime da abbinare ai piatti estivi, dalle insalate (perfetta con una chicken salad), al pesce (salmone fresco o in generale a tutti i piatti a base di frutti di mare), accompagnato sublimemente a formaggi non eccessivamente stagionati e anche alla carne rossa, o al pollo. Una birra poco sbandierata, non alle mode, ma certamente in grado di essere bevuta con grande piacere adeguandosi a tutto!
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